Un grandissimo classico della cucina americana, più precisamente newyorkese. Le origini sono dibattute ma sicuramente c’entra qualcuno che di cognome fa Benedict ed esiste la possibilità che la ricetta sia nata per curare una colossale sbornia. Quel che è certo, è che stiamo parlando di un grande piatto, con molte varianti ma due basi solidissime: l’uovo in camicia (o ‘poche’) e la salsa olandese.
Insieme ai pancakes è uno dei pochi piatti che lego in maniera indissolubile agli Stati Uniti. Difficile trovare dalle nostre parti qualcosa di simile, si può solo tentare di replicare e trovare la combinazione di ingredienti che più si avvicina. Ognuno interpreta la ricetta a modo proprio, non solo per la farcitura, ma anche per gli ingredienti stessi usati nella preparazione. Io preferisco di gran lunga quelli con i pezzetti di cioccolato fondente (chocolate chip), mirtilli e pezzetti di banana.
E qui andiamo sul sentimentale. Con un nome apparentemente impronunciabile, parliamo in realtà del dolce 'forse' più famoso di tutto l'Alto Adige, praticamente ogni pranzo della domenica in montagna finisce con questo piatto: una spolverata di zucchero a velo e accompagnata, nel mio caso, da una riduzione di frutti di bosco misti. Secondo la leggenda doveva essere una semplice frittata (Kaiserschmarren letteralmente significa la frittata dell'imperatore) che si è rotta durante il 'salto' e quindi è stata presentata a pezzettoni caramellati con burro, zucchero e uva sultanina per non indispettire il sovrano d'Austria.
È una istituzione della cucina milanese, quindi una presenza obbligatoria tra le nostre ricette. Insieme all'ossobuco rappresenta uno dei grandi piatti della domenica, sono cresciuto guardando mia nonna preparare questi piatti: ovviamente quando parliamo di risotto alla milanese si intende un risotto preparato con un brodo di carne fatto in casa, incluso l'utilizzo del midollo di bue – o al massimo di vitello se non abbiamo un bue per le mani. Lo zafferano cambierà completamente sapore al piatto: fatene buon uso, è un patrimonio!
Parliamoci chiaro. Tutto ciò che è farcito con 4 formaggi diventerà un piatto strepitoso, però se c’è una cosa che si sposa alla perfezione con un mix di formaggi fusi sono proprio gli gnocchi di patate. Ma gli gnocchi di patate vanno preparati in casa. Mi raccomando.
È forse il primo piatto più famoso al mondo? Tutti lo fanno, molti lo fanno benissimo e moltissimi lo fanno da cani. Un paio di errori potrebbero anche fare scatenare una guerra mondiale, in Italia non scherziamo con questo tipo di piatti. È uno dei piatti apparentemente più semplici, ma anche che possono offrire una maggiore goduria se ben riusciti. Ho fatto fatica nella mia vita a incontrare dei grandi piatti di pasta al pomodoro. Facciamo solo attenzione a una cosa: in stagione usiamo i pomodori freschi, ma fuori stagione vanno benissimo i pelati. Proviamoci.
Un grande classico dei week end invernali. Quando si ha il tempo di preparare un brasato – preparatevi, perché ci vuole metà giornata – è sempre un momento speciale. Un momento di pace e tranquillità in cucina, un momento dove durante la cottura in forno, i sapori cominciano a pervadere ogni angolo della nostra casa e inevitabilmente ci prepara al pasto spettacolare che avremo qualche ora più tardi. Inevitabile la cottura nella pentola di ghisa che, con la sua preservazione del calore, contribuirà a cuocere uniformemente le nostre costine fino a dare una consistenza perfetta.
Il roast beef è uno di quei piatti che fatto in casa con i dovuti accorgimenti verrà sempre (e dico sempre) più buono di qualsiasi versione che troverai in un ristorante. Come in molti casi quando si parla di cucina conta moltissimo avere una materia prima di alta qualità e con una cottura che rispetti totalmente il prodotto che avete scelto. Gli ingredienti sono pochi, il tempo di cottura è relativamente veloce, e il risultato sarà eccezionale. State lontano dai roast beef dei bar!
Il gröstl (letteralmente rosticciata) di baccalà è uno di quei piatti che mi ricorda casa: nelle locande altoatesine viene servito a tavola direttamente su una padellina di ferro usata per saltare il pesce insieme alle patate. Un piatto semplice ma denso di sapori con ingredienti che si sposano alla perfezione.
Estate, primavera, autunno, inverno. Tutte le stagioni vanno bene per un buon piatto di pesce, finché sia fresco e di qualità. E uno spaghetto ai frutti di mare spesso li batte tutti, si porta dietro il piacere di un piatto di pasta con il gusto e la consistenza del pesce e dei frutti di mare che ci ispirano al momento di entrare in una pescheria. Una esplosione di sapori che non può fare del bene a tutte le persone intorno al tavolo.
Uno dei miei piatti preferiti. Soprattutto quando il tempo a disposizione è molto poco e si vuole fare un piatto (più o meno) sano. Le zucchine cotte al forno con pochissimo condimento sono leggeri, molto semplici da preparare e si sposano alla perfezione con il salmone che viene saltato in padella e poi finito in forno per avere quella crosticina così appetitosa.
Ci sono pochi piatti che ti risolvono le giornate come una frittura di pesce. Tutto svanisce all’improvviso dopo aver addentato un pezzo di calamaro croccante con un bicchiere di vino bianco. Come tutte le ricette con pochi ingredienti basta qualche accorgimento per rendere il piatto infallibile, a partire dal procurarsi un calamaro freschissimo.
È un piatto che divide. C'è chi vuole lessare il vitello e c'è chi lo vuole arrostire, chi lo vuole tagliare molto sottile con l'affettatrice e chi lo vuole tagliare al coltello un po' più spesso, chi usa la maionese già pronta per la salsa tonnata e chi usa uova sode. Rimane il fatto che salsa tonnata è uno dei grandi patrimoni che il Piemonte ha lasciato al mondo. Non ne basterà mai.
Se mai mi dovesse capitare la disperata scelta di un piatto come ultima cena, probabilmente sceglierei il pollo arrosto, magari due. Raramente trovo qualcosa di più soddisfacente di un pollo arrostito caldo, con la carne morbida e la pelle croccante. Ammetto che è uno di quei piatti che fare con un girarrosto professionale risulta in una cottura decisamente migliore, con il forno di casa è difficile arrivare ad una cottura e croccantezza così uniforme. Però farlo in casa ti offre la possibilità di avere un prodotto di qualità, condirlo come desideri e soprattutto gustarlo appena uscito dal forno.
Poche cose stimolano la mia immaginazione e il mio appetito come la pelle croccante di un petto d’anatra scottato in padella. L’anatra è spesso un animale poco utilizzato e sottovalutato nelle cucine non professionali, ed è un grandissimo peccato visto il sapore, la sua duttilità di utilizzo, semplicità di preparazione e, oltretutto, costi del prodotto molto contenuti rispetto ad animali ‘concorrenti’.
Non c’è niente di meglio in una serata di autunno di una zuppa di cipolle alla francese, dentro una cocotte di ceramica, per richiamare l’atmosfera di un bistrot parigino, in compagnia di un ottimo bicchiere di pinot noir. Un piatto sicuramente sottovalutato, relativamente semplice da preparare e dal costo molto limitato, ma che vi darà enormi soddisfazioni.
Sono appassionato di risotti. Forse sono i miei piatti preferiti. La consistenza dei chicchi di riso, la forza dei brodi, la cremosità del formaggio e dei grassi in mantecatura: se poi l’ingrediente principale sono i frutti di mare e pesce in generale, beh allora, siamo davanti a qualcosa di decisamente importante, un piatto unico, una esplosione di sapori. Insomma, uno dei miei piatti preferiti da preparare. Cozze, vongole, moscardini e capesante insieme in un unico piatto.
È inevitabile. In autunno le zucche spuntano letteralmente da tutte le parti, ormai sono diventate praticamente un oggetto di arredo. A dire la verità, si possono anche mangiare. E niente è più gustoso di una deliziosa vellutata di zucca in una giornata di autunno, che poi possiamo condire con praticamente ogni spezia che abbiamo in casa, o frutta secca, o carne, o addirittura pesce. Ma è così buona anche da sola, così, con il suo colore giallo intenso che sembra essere stata disegnata con un acquerello. E poi facile da fare, anzi, facilissima. Saranno solo necessari un frullatore a immersione e un semplice passaverdure.