Quanti ricordi i miei primi pancakes in un diner a New York seduto al bancone con una tazza di caffè filtrato. Erano giganti, con la panna montata e le gocce di cioccolato fondente. Mi ero ripromesso di imparare a farli da solo e ho sempre provato una certa repulsione verso quei mix preparati per pancakes quando la ricetta è così semplice e basilare che chiunque può gustarli dalla propria cucina di casa insieme a della frutta e una bella tazza di caffè.
I waffles rappresentano la colazione dei sogni. Hanno la caratteristica unica di essere croccanti fuori e morbidissimi dentro e la versatilità di andare bene con tutto. E quando dico tutto intendo proprio tutto, dalla Nutella alla marmellata fino a qualsiasi composta di frutta fatta in casa, dalla panna montata alla frutta fresca, fino a qualsiasi scelta salata, dal bacon, alle uova fino a qualsiasi tipo di salume. L’unica particolarità è che richiede una piastra particolare, che restituisca quella forma a nido d’ape che accoglie tutti i nostri condimenti, ma non sarà sicuramente questo a fermarvi.
Tenetevi forte. La New York Cheesecake è uno dei dolci più iconici che ormai troviamo in quasi tutti i ristoranti del mondo: una base di biscotti e burro e una parete di crema di uova e formaggio. Ci vorrà un po’ di impegno e parecchi latticini ma il risultato sarà astronomico.
Hanno scritto poesie e canzoni su questo piatto. La carbonara fa innamorare tutti ed è un piatto che andrebbe mangiato ogni singolo giorno. Purtroppo non è possibile, quindi facciamo in modo che le poche volte che lo prepariamo lo facciamo in modo perfetto: il guanciale croccantissimo fuori ma morbido dentro, la cremina di tuorli e pecorino e la mantecatura della pasta nel grassso di guanciale. Poesia pura.
È una istituzione della cucina milanese, quindi una presenza obbligatoria tra le nostre ricette. Insieme all'ossobuco rappresenta uno dei grandi piatti della domenica, sono cresciuto guardando mia nonna preparare questi piatti: ovviamente quando parliamo di risotto alla milanese si intende un risotto preparato con un brodo di carne fatto in casa, incluso l'utilizzo del midollo di bue – o al massimo di vitello se non abbiamo un bue per le mani. Lo zafferano cambierà completamente sapore al piatto: fatene buon uso, è un patrimonio!
La fine dell’estate porta sempre le prime piogge, e con le prime piogge arrivano inesorabili su tutti i banconi dei mercati i funghi. Durano poco tempo, bisogna approfittare perché parliamo di un prodotto speciale, che non si trova dappertutto, e che va preparato appena comprato, freschissimo. Un prodotto che si sicuramente si abbina alla perfezione con i funghi è la pasta all’uovo, non c’è niente di meglio di una bella pappardella fatta in casa, tagliata al coltello da buttare insieme ai funghi, porcini, finferli, o misti.
È difficile non andare sul sentimentale quando si parla della parmigiana, uno dei pochi piatti per i quali qualsiasi essere umano divorerebbe un’intera teglia senza un minuto di pausa. È uno dei piatti preferiti da molti italiani perché tutto nella parmigiana rappresenta l’Italia: la melanzana, il pomodoro, la mozzarella, il parmigiano, l’olio extravergine di oliva e il basilico, che insieme, dopo una preparazione elaborata tra frittura e cottura al forno, producono un piatto straordinario che può tranquillamente essere un antipasto, un piatto unico o un contorno.
Che dire. Forse il sandwich più famoso del mondo. C’è chi dice che sia un acronimo (Chicken Lettuce Under Bacon), c’è chi narra che semplicemente sia nato in una clubhouse di qualche elegante country club americano. Praticamente oggi si trova in qualsiasi ristorante, pub, in tutti i bar a bordo piscina del mondo servito insieme a una porzione di patatine fritte. Purtroppo solo alcuni sono del livello richiesto per questo tipo di sandwich, soprattutto a causa del pane che va preparato assolutamente in casa.
È uno di quei “comfort food” che vogliamo preparare quando siamo giù di morale o quando la temperatura in un paio di giorni scende di una quindicina di gradi. Non porta via neanche tanto tempo e servono pochi ingredienti, ma il risultato sarà eccezionale: è uno di quei classici piatti che si preparano con un solo tegame dove piano piano aggiungeremo tutti gli ingredienti e poi porteremo direttamente a tavola, dove ogni commensale avrà la possibilità di ‘rubare’ la sua quota di salsicce. Obbligatorio l’accompagnamento con un purè di patate fatto in casa.
Poche cose battono un piatto di pesce crudo fresco e di qualità. Ogni volta che al mercato o in pescheria vedo un bel pezzo di filetto di tonno penso subito ad una tartare. A come posso condirla e soprattutto a come riuscire a non rovinarla, scegliendo con attenzione gli ingredienti e i sapori che non coprano troppo il gusto delicato del pesce crudo. Si sposa benissimo con oli non troppo 'saporiti', con qualsiasi tipo di frutta secca e con una splendida salsa teriyaki fatta in casa.
Quando si parla di tarTARA di pesce mi vengono in mente un paio di parole, qualità e semplicità. È ovvio che il pesce deve essere freschissimo e abbattuto per potere essere mangiato crudo: fidiamoci sempre del nostro pescivendolo – se lo conosciamo bene. La semplicità invece fa riferimento agli ingredienti. Non esageriamo, non dobbiamo aggiungere mille spezie, preparazioni, condimenti: rischieremmo di coprire il sapore del protagonista del piatto: il salmone.
È un piatto che profuma di estate con tutti i sapori della nostra terra. È anche un piatto estremamente semplice da preparare. Si può preparare con qualsiasi filetto di un buon pesce bianco, dal merluzzo all’orata, dal branzino al nasello e con ingredienti che dovremmo avere tutti i giorni nel nostro frigorifero. È un piatto che impressionerà per la sua freschezza e per la bellezza dell’impiattamento con colori molto vivaci e sapori inconfondibili. Nel caso vi avanzassero un paio di filetti di merluzzo dalla frittura della sera precedente allora non avrete scelta migliore. Il cartoccio poi è straordinario sia per l’effetto visivo del risultato finale ma soprattutto per conservare tutti i sapori in cottura e rilasciarli direttamente nel piatto.
Che dire. Forse il sandwich più famoso del mondo. C’è chi dice che sia un acronimo (Chicken Lettuce Under Bacon), c’è chi narra che semplicemente sia nato in una clubhouse di qualche elegante country club americano. Praticamente oggi si trova in qualsiasi ristorante, pub, in tutti i bar a bordo piscina del mondo servito insieme a una porzione di patatine fritte. Purtroppo solo alcuni sono del livello richiesto per questo tipo di sandwich, soprattutto a causa del pane che va preparato assolutamente in casa.
Poche cose stimolano la mia immaginazione e il mio appetito come la pelle croccante di un petto d’anatra scottato in padella. L’anatra è spesso un animale poco utilizzato e sottovalutato nelle cucine non professionali, ed è un grandissimo peccato visto il sapore, la sua duttilità di utilizzo, semplicità di preparazione e, oltretutto, costi del prodotto molto contenuti rispetto ad animali ‘concorrenti’.
È un piatto che divide. C'è chi vuole lessare il vitello e c'è chi lo vuole arrostire, chi lo vuole tagliare molto sottile con l'affettatrice e chi lo vuole tagliare al coltello un po' più spesso, chi usa la maionese già pronta per la salsa tonnata e chi usa uova sode. Rimane il fatto che salsa tonnata è uno dei grandi patrimoni che il Piemonte ha lasciato al mondo. Non ne basterà mai.
Gi asparagi sono sinonimo di primavera. Dai primi di marzo cominciano a comparire su qualsiasi bancarella del mercato in quantità assurde. Per me significa cominciare a pensare a quali piatti possano valorizzarli di più. Il risotto sicuramente è uno dei capisaldi. Questa ricetta è fatta con gli asparagi verdi ma anche gli asparagi bianchi possono essere una valida alternativa.
Quando l’estate è finita e cominciano le giornate un po’ più fredde e buie, allora se vuoi andare sul sicuro, scegli una zuppa. E se decidi di fare una zuppa di patate, allora, la strada è in discesa per avere una serata speciale. È un piatto semplice da preparare, ci sono pochissimi ingredienti e tutti relativamente semplici da preparare o da comprare. È un piatto economico, la patata, la protagonista del piatto, è un prodotto accessibile a tutti. Basta avere, come sempre, solo un po’ di pazienza. Per dare un’ulteriore spinta di sapore ho aggiunto anche dei funghi porcini e ho guarnito con l’anima di un fungo porcino crudo e un olio aromatizzato al prezzemolo.
Sono appassionato di risotti. Forse sono i miei piatti preferiti. La consistenza dei chicchi di riso, la forza dei brodi, la cremosità del formaggio e dei grassi in mantecatura: se poi l’ingrediente principale sono i frutti di mare e pesce in generale, beh allora, siamo davanti a qualcosa di decisamente importante, un piatto unico, una esplosione di sapori. Insomma, uno dei miei piatti preferiti da preparare. Cozze, vongole, moscardini e capesante insieme in un unico piatto.