Chi di noi è cresciuto leggendo Topolino avrà sempre il ricordo della torta di mele che Nonna Papera preparava per Ciccio: la leggendaria Apple Pie, o come la chiamano dall'altre parte dell'oceano, l'American Pie. Dolce iconico perfetto per una colazione con un bicchere di latte o una merenda con gelato alla vaniglia o panna montata. Da provare!
Dire che sono un caposaldo della cucina americana è un po’ forzato. Ma i chocolate chip cookies sono ovunque, in ogni bancone di un bar, in ogni ristorante, in ogni pasticceria, in ogni casa. Sono uno di quei piatti che puoi mangiare a colazione, come merenda pomeridiana e dopo cena prima di andare a letto, magari con un bel bicchiere di latte caldo. E oltretutto, come molti piatti, sono facilissimi da fare e battono facilmente qualsiasi biscotto industriale che troverete in giro.
Quando uno chef 3 stelle Michelin sostiene che questo è il dolce che mangerebbe tutti i giorni, allora va studiato, va preparato e va divorato. Non è la classica crostata con crema pasticcera, è qualcosa di più complesso e infinitamente più gustoso, con la friabilità dei pinoli aggiunti alla frolla e con la freschezza del limone a dominare la crema. Una crostata che può essere un dessert ma vi assicuro che la divorerete anche a colazione.
Estate, primavera, autunno, inverno. Tutte le stagioni vanno bene per un buon piatto di pesce, finché sia fresco e di qualità. E uno spaghetto ai frutti di mare spesso li batte tutti, si porta dietro il piacere di un piatto di pasta con il gusto e la consistenza del pesce e dei frutti di mare che ci ispirano al momento di entrare in una pescheria. Una esplosione di sapori che non può fare del bene a tutte le persone intorno al tavolo.
Non c’è niente di meglio in una serata di autunno di una zuppa di cipolle alla francese, dentro una cocotte di ceramica, per richiamare l’atmosfera di un bistrot parigino, in compagnia di un ottimo bicchiere di pinot noir. Un piatto sicuramente sottovalutato, relativamente semplice da preparare e dal costo molto limitato, ma che vi darà enormi soddisfazioni.
Lo ammetto. Ho un debole per il pesto, soprattutto quando arriva la fine dell’estate comincio a far fuori tutto il basilico che ho prima che le temperature si abbassino. Per molti il pesto è sinonimo di trofie, ma per me il piatto da fare almeno un paio di volte ogni estate sono le lasagne, un piatto sicuramente più elaborato (la pasta la facciamo in casa ovviamente) ma che ti da una quantità esponenziale di soddisfazione, quando il pesto si combina con la besciamella, la pasta fresca croccante, il parmigiano reggiano e i pinoli. Da provare almeno una volta.
Chi ha la mia età può essere che sia cresciuto con il mito del Kentucky Fried Chicken, onnipresente in quasi tutti i film americani che guardavamo al cinema ma impossibile da raggiungere. Sarebbe arrivato in Italia solo venti anni dopo. Dal vivo però l’esperienza era molto diversa, l’odore di frittura aleggiava per vari quartieri e l’esperienza dentro il locale era, diciamo, da rivedere.
Il roast beef è uno di quei piatti che fatto in casa con i dovuti accorgimenti verrà sempre (e dico sempre) più buono di qualsiasi versione che troverai in un ristorante. Come in molti casi quando si parla di cucina conta moltissimo avere una materia prima di alta qualità e con una cottura che rispetti totalmente il prodotto che avete scelto. Gli ingredienti sono pochi, il tempo di cottura è relativamente veloce, e il risultato sarà eccezionale. State lontano dai roast beef dei bar!
Forse è uno dei piatti che mi rappresenta di più, a partire dal nome. Preparare una tartare è come una forma d'arte, la tavolozza è rappresentata da tutti gli ingredienti che possiamo unire senza coprire il gusto tenerissimo del manzo crudo. Unica cosa su cui mi impunto sempre è che la carne dovrebbe essere tagliata al coltello, pochi minuti di preparare il piatto, troverete il risultato straordinario. Inutile ripetere, che essendo la carne la assoluta protagonista del piatto, deve essere freschissima e di assoluta qualità.
Il gröstl (letteralmente rosticciata) di baccalà è uno di quei piatti che mi ricorda casa: nelle locande altoatesine viene servito a tavola direttamente su una padellina di ferro usata per saltare il pesce insieme alle patate. Un piatto semplice ma denso di sapori con ingredienti che si sposano alla perfezione.
Quando si parla di tarTARA di pesce mi vengono in mente un paio di parole, qualità e semplicità. È ovvio che il pesce deve essere freschissimo e abbattuto per potere essere mangiato crudo: fidiamoci sempre del nostro pescivendolo – se lo conosciamo bene. La semplicità invece fa riferimento agli ingredienti. Non esageriamo, non dobbiamo aggiungere mille spezie, preparazioni, condimenti: rischieremmo di coprire il sapore del protagonista del piatto: il salmone.
Fish & Chips, ovvero il caposaldo di ogni menu di un pub del Regno Unito. È immancabile ed è un grande classico della cucina anglosassone: un piatto che siamo abituati a vedere nei film o per caso a mangiare per strada in un cartoccio di giornale quando viaggiamo all’estero. Ma è anche un piatto gustosissimo che possiamo preparare in casa con un sacco di soddisfazioni, come tutti i fritti del resto.
Che dire. Forse il sandwich più famoso del mondo. C’è chi dice che sia un acronimo (Chicken Lettuce Under Bacon), c’è chi narra che semplicemente sia nato in una clubhouse di qualche elegante country club americano. Praticamente oggi si trova in qualsiasi ristorante, pub, in tutti i bar a bordo piscina del mondo servito insieme a una porzione di patatine fritte. Purtroppo solo alcuni sono del livello richiesto per questo tipo di sandwich, soprattutto a causa del pane che va preparato assolutamente in casa.
Se mai mi dovesse capitare la disperata scelta di un piatto come ultima cena, probabilmente sceglierei il pollo arrosto, magari due. Raramente trovo qualcosa di più soddisfacente di un pollo arrostito caldo, con la carne morbida e la pelle croccante. Ammetto che è uno di quei piatti che fare con un girarrosto professionale risulta in una cottura decisamente migliore, con il forno di casa è difficile arrivare ad una cottura e croccantezza così uniforme. Però farlo in casa ti offre la possibilità di avere un prodotto di qualità, condirlo come desideri e soprattutto gustarlo appena uscito dal forno.
Ognuno è cresciuto con la propria variante di polpette. Ed è giusto così. C'è chi adora quelle al sugo, chi le vuole fritte e chi al forno, chi le vuole piatte e grandi e chi piccoline e rotonde. È un piatto talmente flessibile che può essere definito uno svuota frigo. Proprio per questo non potrei mai mangiarle in un ristorante a) perché nessuno le fa buone come le mie e b) perché nessuno saprà mai cosa ci hanno messo dentro. C’è una cosa che accomuna tutti. Le polpette non bastano mai, bisogna tenere conto di circa sette-otto polpette a commensale solamente per un aperitivo. Sbizzarritevi tra manzo, maiale, vitello, agnello: non esiste una regola. Provatele.
Pochissimi ingredienti per un classico piatto invernale che nasce vegano, e andrebbe anche bene così e finisce corredato da una buonissima salsiccia che abbiamo in precedenza pulito dal budello e soffritta a pezzettoni. Nei mesi freddi il broccolo si trova su tutte le bancarelle dei mercati e rappresenta una grande fonte di antiossidanti, ovvero, fanno molto bene al nostro corpo. Io non ne vado pazzo, però una crema di broccoli ogni tanto non fa mai male. Io preparo la crema al naturale – senza soffritti – perché quando ne avanzo la posso mettere tranquillamente in un vasetto sottovuoto che conservo per tutto l’inverno.
Alcuni piatti nascono da ispirazioni, altri piatti nascono da specifici ingredienti che ti capitano sul tavolo magari recapitati da qualche amico. Questo piatto può essere una combinazione di entrambe le cose, accelerata però dal fatto di aver ricevuto in regalo, direttamente dal mercato delle spezie di Istanbul, una quantità moderata di oro rosso, lo zafferano. Mi è subito venuto in mente un piatto che avevo assaggiato tempo fa in un ristorante di pesce, un risotto agli scampi crudi e zafferano. La dolcezza dello scampo unità al sapore intenso della spezia e alla cremosità del risotto mantecato.
È inevitabile. In autunno le zucche spuntano letteralmente da tutte le parti, ormai sono diventate praticamente un oggetto di arredo. A dire la verità, si possono anche mangiare. E niente è più gustoso di una deliziosa vellutata di zucca in una giornata di autunno, che poi possiamo condire con praticamente ogni spezia che abbiamo in casa, o frutta secca, o carne, o addirittura pesce. Ma è così buona anche da sola, così, con il suo colore giallo intenso che sembra essere stata disegnata con un acquerello. E poi facile da fare, anzi, facilissima. Saranno solo necessari un frullatore a immersione e un semplice passaverdure.